mercoledì 25 aprile 2012

IO NO

"Si può sapere perché ti sei fatto tatuare un punto interrogativo?"
"Secondo te, uno che si fa tatuare un punto interrogativo è in grado di darti qualche risposta?"


Flavio e Francesco sono fratelli. Il primo è un pragmatico uomo d'affari, dirige con successo l'azienda di famiglia e ha saputo far sua una vita che ha trovato già pronta. Il secondo, musicista e viaggiatore, è di quelli che fin da piccoli vanno a sbattere contro il mondo, e da grandi si ritrovano disillusi pur senza perdere l'ironia.

 Difficile immaginare due vite più diverse, due orbite più distanti. Eppure la corrispondenza tra le certezze di Flavio e le inquietudini vagabonde di Francesco è troppo precisa per non far pensare a due opposti che, inesorabilmente, tornano ogni volta ad attrarsi.

 E poi ci sono le donne, ad aggrovigliare i destini: c'è Laura, moglie di Flavio da sempre innamorata di un altro, ed Elisa, l'incontro travolgente, la scintilla che Francesco non sapeva neppure di stare aspettando.

Io no è la storia di questi amori: sovrapposti, sfasati, ricambiati, nascosti; è, soprattutto, il racconto esilarante e drammatico di un grande viaggio, quello che ognuno intraprende alla ricerca di se stesso. O di qualcuno che gli assomiglia. Fortunato romanzo d'esordio di Lorenzo Licalz, Io no appare qui in una nuova, definitiva edizione. Ampliata, riveduta, finalmente integrale. 

A me è piaciuto, sono stato attratto dalla copertina e dalla trama. Estate 2009-divorato in tre giorni. Alla fine mi sono commosso per il finale inaspettato, per il viaggio che percorre  Francesco alla ricerca delle sue risposte.
Scorrevole, incalzante, curioso e divertente.
Da leggere tutt'un fiato!

3 commenti:

  1. Mamma mia quanti libri devo leggere…
    Non ho la testa ultimamente!
    La prima domanda mi ha fatto ridere…
    Ti saluto Chico

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  2. La vita è un viaggio alla ricerca di noi stessi, e evidentemente questo libro, che non ho letto, lo ricorda in maniera efficace. Quando leggiamo un libro o viviamo un'esperienza che ci ricorda questo, sentiamo che una speciale affinità "benigna". Sentiamo che la cosa ci riguarda nell'intimo. E ne godiamo mentalmente spiritualmente, quasi fisicamente.

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  3. Io adoro il tema del viaggio ( in particolare quello del vagabondaggio ), tanto è vero che alle superiori spesi un casino di tempo per farci una tesina che non pensavo potesse essere così apprezzata.
    Lo metto subito nella lista desideri di anobii ;)

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